Marino Valle
e la Vigevano Pavia
Vigevano-Pavia e Marino Valle costituiscono un binomio strettamente legato in quanto nel lontano 1968 Valle è riuscito a realizzare l’idea a lungo coltivata di una gara di canoa sulla lunga distanza sul suo Ticino, che considerava il fiume più bello d’Italia.
Valle ha lasciato una traccia luminosa:
- Cimentatosi in disparate discipline sportive (ginnastica, atletica, vela, nuoto, remo e canoa) sempre con ottimi risultati, a 60 anni ha ottenuto il brevetto di paracadutista che ha mantenuto a lungo operante effettuando i prescritti lanci annuali.
- Ha compiuto raid avventurosi con il suo MAS (memento audere semper), un sofisticato barcé pavese con il quale ha percorso oltre 40.000 chilometri, portando il messaggio di sport e di cultura di Pavia, che gli è valso nel 1993 il premio San Siro, la massima onorificenza che la Città attribuisce a quei cittadini che ne hanno saputo tenere alto il nome.
- Valle è stato anche autore di pubblicazioni e di libri. Si ricorda in particolare il volumetto “Sul mio Ticino in barcé e in canoa” ove sono raccolte suggestive testimonianze dei suoi viaggi, nonché dei suoi insegnamenti. Come ha confidato all’illustre allievo di palestra Mino Milani: un libro scritto con “l’acqua del fiume come inchiostro ed il remo per penna”.
- Valle ha formato ed organizzato il gruppo dei canoisti della Canottieri con una serie di intuizioni e di iniziative sia in campo agonistico che turistico. Per far compiere ai suoi allievi un salto di qualità si è adoperato perché negli anni fine ‘970 primi ‘980 l’attuale Presidente Federale Luciano Buonfiglio, al termine di una luminosa carriera agonistica culminata con la partecipazione olimpica, affrontasse una sfida con se stesso come Tecnico. Con Valle dirigente e Buonfiglio allenatore sono arrivati i primi titoli di campione italiano.
- È stato sino all’ultima fase della sua lunga vita Presidente Onorario della Canottieri, cui non ha mai fatto mancare il suo contributo ed il suo amore.
- La Vigevano Pavia è la creatura di Valle che vive nel tempo. Questa canoe-marathon è arrivata alla quarantesima edizione (dal 1968 solo due prove non si sono potute effettuare per cause contingenti). Nel 1968 Valle fu il solo canoista della Ticino a partecipare alla gara dell’inaugurazione perché, pur essendo allora un neofita della canoa, riteneva indispensabile che la società organizzatrice avesse un suo portacolori. Una svolta significativa è venuta nel 1974 quando la gara è stata aperta anche alle canoe olimpiche, che prima di allora erano ritenute inidonee ad affrontare un percorso con forte corrente e giri d’acqua spesso vorticosi che ne compromettevano la stabilità.
L’esperimento è stato decisamente positivo non solo perché ha consentito un confronto tra le prestazioni delle imbarcazioni più veloci con quelle delle imbarcazioni più stabili ed agili (che hanno dato negli anni successivi risultati alterni in relazione alle condizioni del fiume); ma soprattutto perché c’è stato un avvicinamento tra le mentalità degli olimpici e dei fluviali, che ha portato al rafforzamento del principio e del convincimento che la canoa è una sola. La maratona olimpica, sulla scorta di quanto già avveniva nei paesi del Nord Europa, è diventata la gara di lunga durata per eccellenza, che ha sostituito i mt 10.000 che pure tanto lustro hanno portato ai colori azzurri, specie con Oreste Perri.
La maratona organizzata dalla Canottieri Ticino è stata scelta per ben otto volte, compresa la gara dell’aprile prossimo, per l’assegnazione del Campionato Italiano. Piace ricordare che il primo titolo italiano di maratona, dopo un avvincente duello iniziatosi a Vigevano e conclusosi sul traguardo, è stato vinto da Marco Previde Massara (quattro volte Campione del Mondo su acque mosse ed indiscusso dominatore per il decennio anni ‘80 della scena internazionale) sul giovanissimo Antonio Rossi (più volte splendido campione olimpico, che alle recenti Olimpiadi di Pechino ha avuto anche il privilegio di essere portabandiera del nostro Paese).
La maratona del Ticino ha avuto i momenti più esaltanti nel 1997 con il Campionato Europeo; e nel 1999 con una delle due prove di Coppa del Mondo (l’altra prova è stata disputata a Città del Capo). La Canottieri Ticino è sempre pronta ad avventurarsi in nuove iniziatIve di alto rilievo internazionale… – Anche questa edizione della Vigevano Pavia, vuol essere anche un omaggio al suo ideatore Marino Valle – al quale mi sono sempre sentito legato da un vincolo di schietta amicizia. Sulla scia di Valle, a tutti gli atleti che si apprestano ad affrontare la gara, vada l’augurio: vinca il migliore.
Federico Martinotti